Uno studio clinico ha verificato che somministrando differenti volumi d’esercizio fisico i benefici ottenuti sembrano seguire una relazione dose-risposta. Ció significa che in persone con un Diabete di tipo II ben controllato (nella finestra temporale dei primi 10 anni d’insorgenza) l’esercizio fisico strutturato puó essere utilizzato e in alcuni casi anche sostituito ai farmaci. Parlando invece di relazione dose-risposta si é visto che all’aumentare del volume d’esercizio fisico aumentano i benefici.
Sono stati valutati 92 pazienti con Diabete di tipo II (non insulino-dipendente) suddivisi in 2 macro gruppi a seconda dell’approccio terapeutico proposto:
- approccio standard SOLO terapia farmacologica e consigli per uno stile di vita sano,
- terapia farmacologica + Esercizio Fisico strutturato e supervisionato.
Il gruppo Esercizio Fisico é stato poi ulteriormente suddiviso in tre gruppi a seconda del volume (tempo) d’esercizio fisico svolto durante la settimana (ore/sett. 3, 4, 6 ). Tutti i gruppi hanno ricevuto gli stessi consigli circa i sani stili di vita ma solamente il gruppo Esercizio Fisico-terapia é stato supervisionato con un programma d’esercizio fisico strutturato. L’esercizio fisico veniva monitorato con l’utilizzo di un cardiofrequenzimetro e veniva preso in considerazione l’esercizio fisico d’intensitá superiore al 57% della massima frequenza cardiaca e della durata non inferiore ai 10 minuti.
I risultati di questo studio sembrano confermare l’esistenza di una relazione dose-risposta tra il volume d’esercizio fisico praticato e i benefici in termini di sospensione e sostituzione della terapia farmacologica con l’esercizio fisico-terapia.
L’approccio standard, quindi basato su una terapia farmacologica e la promozione dei sani stili di vita, ha portato solo 5 pazienti su 31 a non aver piú bisogno della terapia farmacologica e quindi ad aver ottenuto un miglioramento della propria condizione clinica.
Modificata da “Dose-Response Effects of Exercise on Glucose-Lowering Medications for Type 2 Diabetes: A Secondary Analysis of a Randomized Clinical Trial” doi: 10.1016/j.mayocp.2019.09.005. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32007295/
L’approccio interventistico basato sull’esercizio fisico strutturato e una dieta bilanciata é stato in grado di portare molte piú persone a sospendere la terapia farmacologica in modo proporzionale al volume d’esercizio svolto settimanalmente.
Piú nello specifico le persone che hanno sostituito la terapia farmacologica con l’esercizio fisico sono state:
10/21 nel gruppo che svolgeva 3 ore di esercizio fisico/sett.,
12/20 nel gruppo che svolgeva 4 di esercizio fisico/sett.,
14/20 nel gruppo che svolgeva 6 ore di esercizio fisico /sett.
A questi benefici se ne aggiungo altri in termini di miglioramento della fitness cardiovascolare, dei valori di emoglobina glicata, della tolleranza al glucosio e della trigliceridemia, ma solo per i pazienti che erano attivi per almeno 4- 6 ore a settimana. Cosa ancora piú interessante, i miglioramenti ottenuti sarebbero stati addirittura maggiori rispetto a quelli ottenuti con la sola terapia farmacologica seguita prima dell’approccio basato sull’esercizio fisico-terapia.
Si é ancora molto distanti da quell’algoritmo che ci possa permettere di trovare la giusta dose d’esercizio fisico in grado di produrre gli effetti voluti ma abbiamo giá dimostrato come l’esercizio si possa comportare come un vero e proprio farmaco. La dose d’esercizio fisico come ogni farmaco infatti deve essere individualizzata e per questo strutturata e supervisionata da un esperto.