Lo strappo, chiamato anche distrazione, è una delle lesioni più comuni negli sportivi ed è la più grave a carico delle fibre muscolari; in questa lesione vi è infatti la rottura parziale o completa di un muscolo.
Le cause possono essere svariate e la lesione può avvenire per trauma diretto, quando una forza esterna colpisce il muscolo e provoca la rottura delle fibre (ad esempio un oggetto o il calcio di un avversario), o per trauma indiretto, quando il muscolo si allunga più della sua lunghezza naturale e si strappa.
Lo strappo muscolare si classifica in primo, secondo e terzo grado, a seconda del numero delle fibre coinvolte, ed è possibile valutarlo attraverso un’ecografia. Questo determina anche i tempi di recupero che vanno dalle 3 settimane fino anche ad oltre un mese e mezzo.
La lesione si manifesta con un’immediata impotenza funzionale e provoca un dolore acuto, circoscritto nel gonfiore che poi solitamente si trasforma in un ematoma.
La prima cosa da fare, nelle ore successive al trauma, è attuare il protocollo RICE, che tradotto in italiano sta per: riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione dell’arto, in modo da ridurre il danno e l’edema che il corpo sviluppa in quella zona.
Successivamente, per un recupero ottimale e per evitare in futuro recidive, è fondamentale rivolgersi a degli specialisti che stabiliscano la migliore terapia in base alla gravità della lesione.
Nella prima fase, le terapie più consigliate per ridurre il dolore, l’infiammazione e velocizzare i processi rigenerativi delle fibre muscolari sono: Correnti Interferenziali, Laserterapia, S.I.T., Tecarterapia, Ipertermia.
Durante il recupero, nelle giuste tempistiche, sono anche molto importanti il massaggio (dopo alcuni giorni) per scaldare e vascolarizzare la zona in modo da nutrire le fibre e per sciogliere la contrattura antalgica che si è formata attorno allo strappo in segno di difesa, e gli esercizi di stretching ( sempre sotto la soglia del dolore) che aiuteranno il muscolo a ritrovare la sua lunghezza ed elasticità.
Infine, una volta eliminati dolore, gonfiore ed infiammazione, si potrà iniziare il recupero personalizzato in palestra per la ripresa della forza e dell’eventuale gesto atletico.
Redatto da Jacopo Allegri